Fiori di Bach: a cosa servono?

I fiori di Bach furono studiati, individuati e sperimentati dal medico inglese Edward Bach e sono formati da 39 rimedi semplici e uno composto, chiamato Rescue Remedy.  Dei 38 rimedi semplici, 36 sono preparati a partire dai fiori, uno dalla gemma dell’ippocastano bianco e uno dall’acqua sorgiva del Galles. Questi rimedi floreali sono classificati in sette famiglie, vi sono fiori per coloro che hanno paura, che chi soffre di indecisione, per coloro che hanno insufficiente interesse verso il presente, per chi soffre di solitudine, per coloro che hanno un forte sensibilità alle influenze e alle idee, per chi è scoraggiato o disperato e per quelle persone che hanno una preoccupazione eccessiva per il benessere degli altri.

Questi rimedi floreali curano gli stati d’animo negativi responsabili del nostro malessere interiore e di conseguenza fisico.
I rimedi floreali sono prescritti sulla base del riconoscimento di stati emozionali, sentimenti, pensieri e comportamenti che accompagnano uno stato di disagio, a manifestazione psichica e/o fisica, del paziente e costituiscono un metodo terapeutico autonomo. Inoltre, per le loro caratteristiche possono essere inseriti in percorsi terapeutici di molteplice orientamento e sono compatibili con interventi farmacologici allopatici, omotossicologici, fitoterapici.

Il Rescue Remedy è un unico rimedio definito il rimedio di pronto soccorso del sistema floriterapeutico. È una miscela utilizzata nei momenti di panico causati da shock, incidenti, cadute o anche solo per smorzare la tensione del primo giorno di scuola,  per una visita medica (visita dal dentista) o per una prestazione sportiva.

La soluzione, diluzione di acqua e Brandy nel caso degli adulti o glicerina per i bambini e per le persone  allergiche all’alcol, si assume 4 gocce per 4 volte al giorno a intervalli di tempo regolari. Le gocce possono essere disciolte in acqua o assunte direttamente sotto la lingua.

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