Fame nervosa? Non è il tuo stomaco ad aver fame, ma la tua mente

Si parla di fame nervosa quando il desiderio di mangiare ci coglie improvvisamente e non è sintomo di un reale appetito, ma la traduzione di bisogni non appagati in una forma di piacere sostitutivo a portata di mano.

Ci sentiamo appagati da dolci, cibi grassi e saporiti che calmano in un primo momento, ma non risolvono e lasciano un senso di frustrazione.

Diverse sono le emozioni che portano alla necessità di usare il cibo, spesso in grande quantità, per far fronte a situazioni di noia, di ansia, di solitudine ,di rabbia o di depressione.

• Inghiottire cibi rapidamente senza fermarsi e senza assaporare quello che si sta mangiando
• Mangiare senza sentirne un bisogno fisiologico
• Percepire un senso di rilassamento dopo aver consumato una grande quantità di cibo
• Unire cibi dolci e salati
• Provare vergogna e omettere quanto compiuto. 

Può accadere di ritrovarsi a mangiare non perché si abbia realmente fame, ma soltanto perché il cibo viene inteso come una sorta di rifugio, una strategia per trovare supporto e conforto. Anche lo stress può essere una delle cause della fame nervosa.

Il disturbo si ripete nel tempo, perché, una volta svanito l’effetto confortante del cibo, ritornano gli attacchi di fame, spesso accompagnati dal senso di colpa, per non essersi controllati. Si instaura in questo modo un circolo vizioso tra emozioni e cibo, che può avere delle conseguenze negative sulla salute sia fisica che psicologica.

• Cherry Plum per combattere la perdita di controllo
• Agrimony contro l’ansia che cerca compensazione nel cibo
• Impatiens per tener a bada fretta e voracità
• Elm se si mangia per sovraccarico emotivo o troppe responsabilità
• Gentian se si mangia per frustrazione e scoraggiamento. 

La scelta dei fiori adatti per la singola persona è legata anche ad altri fattori che la dott.ssa Rosanna, esperta floriterapeuta, potrà individuare mediante un colloquio individuale.